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Expo è anche Cascina Triulza: il padiglione della società civile

Con Expo ormai alle porte le novità non mancano di certo. Fra i numerosi padiglioni presenti ne spicca uno di particolare interesse: il padiglione dedicato alle organizzazioni della società civile (Expo Milano 2015 é la prima Esposizione Universale a ospitare padiglioni di questo tipo), Cascina Triulza.

Antica costruzione rurale già presente all’interno del sito espositivo, con una superficie di 7900 mq e collocata a circa 700 metri dall’accesso ovest, la cascina è stata recentemente ristrutturata in vista dell’Esposizione Universale. Il tutto è gestito dalla Fondazione Triulza, ampia piattaforma composta dalle principali organizzazioni del terzo settore. Mostre, convegni e spettacoli saranno all’ordine del giorno all’interno del padiglione che prevede ben 750 eventi durante i sei mesi di Expo.

Il programma culturale della fondazione si basa sul tema comune Energies to change the world che è stato scelto per «rappresentare il ruolo della società civile, mostrando come la straordinaria forza di cambiamento generata ogni giorno dall’iniziativa autonoma dei cittadini, dei giovani e delle organizzazioni del sociale possa contribuire a costruire, e a mettere in pratica, un modello di vita e di consumo più sostenibile», come si evince dai documenti relativi il contesto in cui si inserisce il progetto del padiglione, gentilmente inviatimi da Alice Alberga, responsabile dell’ufficio stampa della Fondazione Triulza. Ne scaturiscono sette assi tematici emersi dal confronto tra le varie organizzazioni, i quali si articolano in:

produzioni e stili di vita per uno sviluppo di qualità;
dare voce a chi non ha voce;
la responsabilità sociale dell’arte;
giovani creativi e produttivi;
cittadini custodi dei beni comuni;
vivere e convivere nelle comunità locali e globali, profit, no profit;
istituzioni: nuove alleanze per il futuro.

Attualmente sono 63 le organizzazioni del terzo settore che hanno aderito al programma culturale e al tema promosso dalla Fondazione Triulza. Da questo punto di vista le call emesse si sono rivelate un utile strumento per coinvolgere i vari enti e imprese interessati alla realizzazione di questo progetto. I piccoli produttori che si occupano di promuovere prodotti sostenibili e attenti all’ambiente, inoltre, godranno di un’area a loro dedicata, l’area mercato, uno spazio di circa 700 mq che sarà aperto al pubblico per tutta la durata dell’Esposizione. Il padiglione diventerà, quindi, un punto di incontro tra consumatori e produttori consapevoli inseriti in un clima di sperimentazione e innovazione per uno sviluppo eco-sostenibile.

L’obbiettivo é sfruttare al massimo l’occasione unica fornita da Expo e dal tema Nutrire il pianeta. Energia per una nuova Vita al fine di «far emergere il protagonismo del civile e accreditare la straordinaria forza di cambiamento generata ogni giorno nel mondo dall’autonoma iniziativa dei cittadini, dei giovani e delle realtà organizzate della Società Civile», come viene spiegato nella scheda inerente il rapporto tra il padiglione e le imprese. Il citadino/visitatore diventa, inoltre, parte attiva di tutto il progetto in modo da garantire una maggiore sensibilizzazione riguardo i temi affrontati.

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Matteo Fornasari

Cremonese di nascita, classe 1995, riesco ad oltrepassare l’ostacolo della maturità nel luglio del 2014 e a conseguire un sudatissimo diploma in lingue straniere. A settembre dello stesso anno la passione per la storia mi porta ad iscrivermi all’Università degli Studi di Milano dove quasi casualmente trovo Pequod, ed è qui che ha inizio la mia avventura.

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