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Per le vie di Camogli – Mare, cultura e colori

A una settimana dal Festival della Comunicazione nella cittadina di Camogli, è giunto il momento di portarvi nei luoghi che hanno fatto da sfondo alla diretta della ciurma di Pequod.

Il colore è il protagonista indiscusso del panorama camogliese e i palazzi variopinti che si specchiano nel golfo antistante ne sono la prova più immediata. Nella storia della cittadina ligure, i palazzi colorati hanno spesso svolto un ruolo importante, essendo contornati da linee più chiare, aiutavano i pescatori a individuare più facilmente la propria casa nelle ore buie di ritorno dal mare.

Camogli si trova quasi a picco sul mare, aspetto che la avvicina alle altre città liguri, e si inerpica lungo viette strette e suggestive, lungo le quali non è difficile incontrare intere facciate di edifici dipinte con la tecnica del trompe-l’œil che crea chiaroscuri e decorazioni davvero interessanti.

Di particolare interesse è stata la presenza sulla spiaggia di un’istallazione, opera del biologo marino Maurizio Wurtz, dal nome Salviamo il Mediterraneo. Durante i giorni del Festival infatti sono stati posizionati sulla spiaggia di Camogli e nello specchio di mare antistante una decina di modelli di cetacei in scala 1:1 in modo da simulare uno spiaggiamento di massa. I modelli rappresentano fedelmente una specie di delfino presente nelle acque liguri il cui spiaggiamento è spesso causato dall’inquinamento acustico.

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#Camogli, featured, festival di comunicazione, FestivalCom


Giorgia Prina

Classe 1995, nata e cresciuta in un piccolo paese sulla sponda piemontese del Lago Maggiore (Solcio), frequento la facoltà di lettere moderne alla Statale di Milano con il progetto di studiare antropologia e storia alla magistrale. Quando ero bambina, alla fatidica domanda: “cosa farai da grande?” rispondevo entusiasta che avrei girato il mondo… e che mi avrebbero pagata per farlo. Ambizioso come progetto, lo so, ma io ancora ci credo. Non sono il tipo da viaggi turistici né tanto meno da quelli in comitiva, amo conoscere il mondo con uno zaino sulle spalle e una penna in mano.

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