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Meglio soli che mal accompagnati?

Italiani, rassegniamoci, siamo un popolo di vacanzieri. Che si tratti di vacanze low budget o di soggiorni lussuosi, sono più di 57 milioni i viaggi compiuti dai cittadini del Bel Paese nel 2015. Se si considerano poi i 340 milioni di pernottamenti registrati dall’ISTAT nello scorso anno non si può fare altro che constatare che sì, ci piace viaggiare e lo facciamo spesso.

Ma, come si dice, che gusto c’è se le passioni non vengono condivise? Nessuno, infatti. Per questo il turista italiano sceglie ancora di frequente di unirsi a viaggi di gruppo, o gruppi-vacanza che dir si voglia, e di condividere gioie e dolori delle proprie avventure con altri connazionali. Siamo sicuri che, volenti o nolenti, tutti voi abbiate partecipato ad una vacanza in compagnia e che probabilmente la vostra esperienza rientri in una delle categorie individuate in questo articolo. Ecco dunque la lista di Pequod dei gruppi-vacanza che avrete il piacere di incontrare quest’estate. Attenzione: uno di questi gruppi potreste proprio essere voi!

Pensionati in pellegrinaggio

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Pensionati di Monticello a Misano Adriatico (RN) / casateonline.it

L’evergreen dei viaggi organizzati, il trionfo del marsupio e del sandalo con calzino. A tutti voi sarà capitato di incontrare gruppi di allegri pensionati ammassati fuori da chiese e luoghi sacri. I più devoti vicinissimi alla guida, rigorosamente con microfono e con abiti dai colori sgargianti, così che nessuno la perda di vista. Le mete più apprezzate da queste comitive? In Italia nella top 4 ci sono San Giovanni Rotondo, località del foggiano dove oggi riposano le spoglie di Padre Pio, Padova, che con la Basilica di Sant’Antonio rappresenta un vero e proprio classico del turismo religioso del Nord Italia, Assisi e, chiaramente, la Basilica di San Pietro.

Addii al nubilato e addii al celibato

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Addio al celibato di Marco ad Amsterdam / noiduepercaso.com

Il merito (o la colpa) di aver sdoganato i festeggiamenti pre-nuziali in trasferta va senza dubbio alle compagnie low cost. Da quando volare in una capitale europea costa quanto una pizza e un tiramisù, gli organizzatori di questi eventi goliardici scelgono sempre più spesso di portare tutta la comitiva di amiche o di amici in una località esotica, che soddisfi la sofisticata equazione “alcool a buon prezzo + discoteche = ci spacchiamo”. I tratti distintivi dei gruppi degli “addii”? Riconoscerete un addio al nubilato perché ci sarà un gruppo di ragazze con discutibili t-shirt rosa, o fucsia, con scritto “amica della sposa”, mentre l’outfit della suddetta sposa sarà impreziosito da una coroncina con velo. Le destinazioni predilette dai gruppi di ragazze sono quasi tutte in Spagna, Barcellona e le Baleari in primis. Perché l’ultima sbronza pre-matrimoniale ha più gusto se a servirvi la sangria o la cerveza è un tenebroso macho latino di nome Miguel. Gli addii al celibato vedono invece protagonisti le parrucche, pazze e colorate, e un abbigliamento improbabile studiato espressamente per mettere in imbarazzo il povero sposo, costretto a fotografie compromettenti con le bellezze locali. Per questo gli organizzatori del viaggio-festa scelgono solitamente località famose per la bellezza delle loro dame: città del Nord Europa, del Paesi Bassi e dell’Europa dell’Est.

Viaggi post-maturità

da "Che ne sarà di noi" (Giovanni Veronesi, 2003) / ivid.it
da “Che ne sarà di noi” (Giovanni Veronesi, 2003) / ivid.it

Li riconoscerete dal cappello di paglia e dalla bottiglia di vodka nascosta male nello zaino all’imbarco dell’aereo. Sono i neodiplomati che, finalmente liberi, partono per la loro prima avventura da maggiorenni, per la vacanza della vita. La loro eccitazione non conosce limiti e difficilmente riuscirete a dormire se li troverete sul vostro aereo, ma un po’ dovete aspettarvelo, se scegliete di andare ad Ibiza o a Mykonos a luglio o agosto…

Visita guidata al museo

Guida con microfono / prolocosovico.it
Guida con microfono / prolocosovico.it

Sapevate che negli ultimi anni sono aumentati gli italiani che scelgono di visitare i musei, specialmente in gruppo e con la guida di un esperto? Un dato senz’altro positivo, che però rende la vita del visitatore solitario un po’ più difficile. I gruppi di persone che si avvalgono della guida per visitare un museo sono spesso molto affiatati e curiosi e le guide amano soffermarsi a lungo sui dettagli per permettere al pubblico di godere di un’esperienza culturale completa. Lo spiacevole risultato per chi non fa parte del gruppo ma vuole comunque vedere la mostra è il sovraffollamento di fronte ai pezzi principali della collezione. E non dimentichiamoci che quando il gruppo è numeroso, la guida ha bisogno di un microfono per farsi sentire…

Cinquantenni tecnologici

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howtogeek.com

Se è vero che i trent’anni sono i nuovi venti e che i quaranta sono i nuovi trenta, per certi versi i cinquanta sono i nuovi quindici. Che cosa significa? Se pensiamo all’appeal che le nuove tecnologie hanno sui nati negli anni Sessanta, è facile ritrovare nel loro entusiasmo di fronte ad uno smartphone o nella complicità con cui si scambiano immagini divertenti su WhatsApp la stessa emozione, ma anche lo stesso fare impacciato, degli adolescenti che per la prima volta escono il sabato sera. Quale conseguenza nell’universo dei viaggi di gruppo? I cinquantenni di oggi, solitamente con figli ormai grandi ed autonomi, hanno sempre più spesso l’idea di organizzare weekend a spasso con i loro coetanei. Da cosa si riconoscono questi ritrovati adolescenti? Senz’altro dalla spensieratezza sui loro volti, dovuta al non essere più costretti a fare vacanze a misura di bambino, ma soprattutto dal tablet con cui immortalano ogni singolo dettaglio del luogo che stanno visitando. Alzi la mano chi di voi non ha mai ricevuto dai propri genitori, zii o colleghi un selfie fatto con l’ipad retto da entrambe le mani, o una fotografia del mare, rigorosamente storta e con un pezzo di dito (non voluto) ad incorniciare il panorama?

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Margherita Ravelli

Nata nel 1989 ad ovest della cortina di ferro, dalla mia cameretta della provincia di Bergamo ho sempre guardato con curiosità verso est, terra dei gloriosi popoli slavi. Dopo aver vagabondato fra Russia, Ucraina e Polonia ho conseguito la laurea magistrale in lingua e letteratura russa, con una tesi sul multilinguismo e sulla multiculturalità nella repubblica russa del Tatarstan. Sono responsabile della sezione Internazionale di Pequod, oltre che redattrice occasionale per attualità, cultura e viaggi.

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