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Ritorno in fattoria: storia di un Festival di “altri tempi”

Amanti della musica folk, tenetevi pronti. Sabato 14 luglio 2018 partirà “Back to the farm”, un festival interamente dedicato alla particolare sonorità americana dell’Old-Time Music presso il locale Alberodonte di Rodengo Saiano, in provincia di Brescia.

BACK TO THE FARM FESTIVAL 2018

Non vedevamo l'ora di poter condividere con voi il nostro video promozionale di cui andiamo veramente fieri! ???Grazie di cuore al nostro Daniele Chiari per le splendide riprese e grazie ai mitici Jim and Jennie & the Pinetops per averci permesso di usare il loro bellissimo brano "Cider Press"! <3ps: ascoltare al massimo volume!!!ORA CONDIVIDIAMO COME NON CI FOSSE UN DOMANI!! ?

Posted by Back to the Farm Festival on Tuesday, June 12, 2018

Alisocia, liutaio e musicista di banjos, violino Fiddle e dulcimer, e Andrea Zampatti, fotografato naturalista e suonatore di banjos per passione, sono gli organizzatori del primo festival di musica Old-Time in Italia. Appena rispondono alla telefonata per questa intervista e iniziano a raccontarmi cosa significa per loro Old-Time Music, ho iniziato subito a immaginarmeli seduti in riva al fiume, durante una soleggiata pigra domenica d’estate, in un quadretto perfettamente calzante alle sonorità musicali del loro Festival.

Ma “Back To the Farm” non è solamente una scaletta di gruppi musicali… ce lo raccontano oggi, su Pequod, i due organizzatori.

Cosa è “Back to the Farm” e come si svolgerà la giornata?

“Back to the Farm” è un festival musicale di una sola giornata estiva. Inizierà alle 14:00 del 14 luglio all’Alberodonte e finirà… quando ci sbatteranno fuori dal locale! Il programma proposto andrà a toccare non solo le sonorità dell’Old-Time Music, ma tutti i retaggi culturali che la circondano e proprio per questo abbiamo deciso di organizzare alcuni workshop sugli strumenti tradizionali di questa particolare musica e sulla Square Dance, un tradizionale ballo di gruppo. Ma non solo! Durante l’arco della giornata, numerosi artigiani lavoreranno il legno per mostrare le loro maestrie di intagliatori e insegnare come si costruisce un cucchiaio di legno.

Tutto molto bello. Ma che cosa è l’Old-Time Music, nello specifico?

L’Old-Time Music nasce come stile musicale negli Stati Uniti d’America verso la fine della guerra di Secessione. In italiano, potremmo tradurla come “Musica dei vecchi tempi” e difatti, viene suonata su suolo americano fino agli anni ’20.

È una musica che nasce dall’incontro forzato di diverse culture: da una parte, gli abitanti delle isole britanniche, come colonizzatori, e dall’altra gli schiavi neri che dalle coste africane venivano venduti come schiavi sulle coste degli Stati Uniti d’America. Musicalmente parlando, i neri hanno portato con sè l’antenato del banjo, mentre i bianchi la melodia. L’Old-Time Music è insomma l’espressione di questo incontro, nei secoli adattatosi alle esigenze dei suoi suonatori, e che mai ha smesso di arricchirsi attraverso la cultura di chi la suona.

E come è arrivata in Italia?

In Italia, l’Old-Time Music è arrivata dopo la seconda guerra mondiale, mentre ha avuto il suo boom durante gli anni ’70, all’epoca dell’amore per il folk. Basta pensare a Bob Dylan o il successo di Francesco Guccini di quegli anni. Esistevano inoltre alcune riviste dedicate proprio a questa tematica. Poi è arrivato Internet e le soronità di sono ulteriormente espanse.

La band “Rough Barking”, con i fondatori del Festival. Da sinistra a destra: Valerio Pennati, Andrea Zampatti e Alioscia.

Ritornando in fattoria, vi chiedo: quali esigenze vi hanno portato a creare questo Festival?

Prima di tutto, la passione per l’Old-Time Music, un genere musicale ancora poco conosciuto in Europa e in Italia. Abbiamo notato come a molte persone piaccia oggigiorno la musica folk americana, ma pochi riescono a riconoscere la specificità musicale dell’Old-Time Music. Noi vogliamo dunque divulgare il più possibile questo genere musicale, aiutando nuovi orecchi a riconoscerlo e, al contempo, creando un luogo di ritrovo per i fan più affezionati. In Italia, difatti, tra noi appassionati è quasi impossibile incontrarsi perché non esistono ancora concerti… ma tranquilli, da quest’anno in poi ci pensiamo noi!

È stato difficile organizzare “Back to the farm”?

Come dicevamo, Internet ha ricoperto un ruolo fondamentale per la diffusione della musica. Nell’organizzazione del Festival, ci ha inoltre permesso di metterci in contatto con gruppi internazionali. È stato difficile trovare i puristi dell’Old-Time Music, in alcuni casi abbiamo dovuto chiedere ai gruppi di limitare il proprio repertorio alla proposta musicale del nostro Festival.

Anche il passaparola, però, è stato fondamentale! Gli amici Michele Dal Lago e Alberto Rota, ad esempio, verranno a fare un intervento musicale per ripassare la storia dell’Old-Time Music. Non solo Italia, però: usciamo dai confini, dando una sfumatura internazionale al festival assieme al gruppo “Three Cent String Band”, che ci ha contattato dopo aver sentito parlare di noi e del progetto musicale. Rivelatosi totalmente all’altezza del festival e delle nostre aspettative, li abbiamo invitati a esibirsi da noi.

A questo punto, una curiostà scaturisce spontanea. Come vi è saltato in mente di proporre un festival di Old-Time Music a Brescia?

I fratelli Montini che gestiscono il suggestivo Alberodonte non solo sono nostri amici di vecchia data, ma gestiscono una location perfetta per il nostro festival. La cascina del locale richiama l’atmosfera descritta nelle canzoni dell’Old-Time Music, sonorità che richiamano alla mente le montagne e la vita rurale che oggigiorno sembra essere dimenticata. Non potevamo proprio chiedere di meglio!

I fratelli Arianna, Simone, Vita e Bruno (ovvero i fratelli Montini, n.d.r.) sono soliti vederci finire le serate al loro locale con violino, banjo e birra in mano… a forza di sentirci, ci hanno dato fiducia e per questo noi li vogliamo oggi ringraziare. Forse gli abbiamo anche rotto un po’ le p***e.

La band “Three Cent String Band”.

Si sente come siete appassionati di questo genere! Ma, in poche parole, cosa significa “Old-Time Music” per voi?

Divertimento fatto a ritmo. La bellezza di questa musica è che non cerca raffinati virtuosismi, l’anima dell’Old-Time Music si trova nella melodia, nella riproduzione di suoni arcaici che fanno riaffiorare ricordi lontani.

È una musica semplice, sia nell’ascolto che nella suonata. Una musica d’istinto, di pancia, che ti permette di lasciarti andare con la gente che incontri per strada, lungo un cammino.

Dopo il 14 luglio, cosa dobbiamo aspettarci? Sentiremo ancora parlare di “Back to the farm”?

“Back to the farm” è nato come festival e come ogni festival che si rispetti ci aspettiamo di organizzarlo ogni anno a seguire! Questa è la prima edizione e speriamo di vedere tanta gente arrivare bella carica. Speriamo anche di rafforzare il passaparola e che possa andare oltre le Alpi, diventando internazionale. Se così fosse, possiamo anche sperare di aumentare i giorni, per poter proporre le numerose ricchezze di questa sonorità folk.

E per finire, con “Back to the farm” vorremmo anche sfatare il mito degli italiani poco curiosi e col culo pesante: venite all’Alberodonte per conoscere un nuovo stile musicale!

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Francesca Gabbiadini

Nata in valle bergamasca nell’inverno del 1989, sin da piccola mi piace frugare nei cassetti. Laureata presso la Facoltà di Lettere della Statale di Milano, capisco dopo numerosi tentavi professionali, tra i quali spicca per importanza l’esperienza all’Ufficio Stampa della Longanesi, come la mia curiosità si traduca in scrittura giornalistica, strada che mi consente di comprendere il mondo, sviscerarlo attraverso indagini e ricomporlo tramite articolo all’insegna di un giornalismo pulito, libero e dedito alla verità come ai suoi lettori. Così nasce l’indipendente Pequod, il 21 maggio del 2013, e da allora non ho altra vita sociale. Nella rivista, oltre ad essere fondatrice e direttrice, mi occupo di inchieste, reportage di viaggio e fotoreportage, contribuendo inoltre alla sezione Internazionale. Dopo una tesi in giornalismo sulla Romania di Ceauşescu, continuo a non poter distogliere lo sguardo da questo Paese e dal suo ignorato popolo latino.

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