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Who is BOB? Storia di una futura star di YouTube

Ormai youtube è una realtà consolidata e si è affermato come mezzo di comunicazione alternativo alla tv e al cinema e con un proprio linguaggio.

Oggi Pequod vi porta alla scoperta di questo mondo e in particolare di uno youtuber: Giuseppe Liuzzo, in arte BOB.

Noi lo abbiamo intervistato per voi.

Giuseppe abbiamo saputo che il tuo canale ha da poco superato i 5500 iscritti ed è in rapida crescita. Cosa ti ha spinto a fare lo youtuber e a far parte di questo mondo?

L’unica spinta ricevuta è quella che mi ha fatto cadere dal seggiolone quando ero bambino!

Non mi ritengo uno Youtuber, sono con un piede dentro e uno fuori dalla community. I video su Youtube mi piacciono, li faccio perché consentono di parlare con tante persone in tutto il mondo.

Quindi come ti definiresti?

Citando e modificando le parole di Nonno Simpson posso dirvi che «Il mio BOB non è uno Youtuber! Sarà pure un bifolco, uno zotico, uno youtuber… Ma vi assicuro che non è una pornostar!».

Come mai hai scelto per il tuo canale il nome BOB? Cosa rappresenta per te?

BOB non è solo il nome del canale, ma il nome di un guru spirituale, una vocina interna che ci da sempre i “consigli sbagliati”, così detti dalla società, ma magari poi ti accorgi che tanto sbagliati non sono. È il balordo che ti impone di fare solo ciò che ti piace, lo zotico che ti costringe a licenziarti se ti trovi incastrato in un lavoro che non ami, il bifolco che ti dice di provare sempre anche se non sai cosa stai facendo.

Quindi BOB è qualcosa che rappresenta ben più di un alter-ego.

Diciamo che BOB non è un personaggio, è una filosofia. Who is Bob? Io amo dire che BOB sei tu: barba incolta anti datore di lavoro, cappellino perenne da «Hey mica devo pettinarmi» e assenza di tratti somatici, di volto… Se dentro vedi la tua faccia, mi dispiace ma… BOB sei tu!

Di che cosa ti piace trattare nel tuo canale?

Della cosa più bella del mondo: il nulla! Come ti ho detto non faccio lo youtuber, quindi non ho un palinsesto o una scaletta. Faccio quello che mi pare, sul canale si spazia da video molto leggeri (come il tutorial su come realizzare un casco con un’anguria) a video dove si parla di comunicazione, branding e grafica e video di cucina non proprio salutista!

L’uomo dietro BOB, Giuseppe Liuzzo, che lavoro fa nella vita?

Nella vita faccio il Graphic Designer, ma mia madre ancora oggi non ha ben capito il mio lavoro e non solo lei! Mi occupo di creazione di sistemi di Branding e comunicazione aziendale per diverse aziende nazionali e internazionali, progetti di grafica editoriale e web,  insegno Branding allo IED di Milano

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Nonostante tu non abbia una scaletta fissa, sei molto attivo su Youtube. Come riesci a far conciliare lavoro e passione?

Conciliare? Magari! Ho un libretto pieno di idee per i video, ma trovare il tempo di realizzarli è un’impresa.

YouTube inizia a diventare ormai quasi un lavoro full-time, ma al contrario del mio vero lavoro non porta il pane a casa, quindi saltello e perdo ore di sonno cercando di portare avanti entrambe le cose finché una delle due darà qualche risultato.

Il tuo impegno su YouTube è finanziato da qualcuno? Fai parte di qualche network?

Sono sotto un network, YAM112003 ma un network non finanzia, dà solo la partnership con google. Non ho mai avuto un finanziatore oltre a me stesso. L’unica altra fonte di finanziamento viene dalla vendita delle magliette BOB, soldi che per scelta non utilizzo per me ma per incrementare la qualità dei contenuti video.

Quali sono le potenzialità di YouTube come medium per l’intrattenimento rispetto ai canali tradizionali (tv, giornali, radio)?

Appartengo ad una generazione nata senza dual screen, touch device ma penso che la principale caratteristica che rende YouTube il medium perfetto (rispetto alla TV ovviamente) è che si adatta a te, ai tuoi orari ai tuoi gusti e ti permette di spatinare l’intrattenimento, abbattere la falsità dello studio televisivo.

Youtube, anche se non è sempre così, cerca di trasmette la realtà, dal gattino che suona il pianoforte al vlog di qualcuno che parla di fumetti giapponesi. È la prova ufficiale che ormai la vita reale è quella digitale non viaggiano nemmeno su due linee parallele, anzi, la digitale, con la sua assenza di filtri, timori e sentimenti ha largamente superato quella reale, purtroppo o per fortuna.

Concludendo ci potresti dire i nomi di tre youtuber che stimi molto e coma mai loro?

E facciamo sta marchetta: Francesco Sole, Favij e Frank Matano! No scherzo.

Sicuramente al primo posto Cucina con D, il mio socio, con lui siamo molto amici e collaboriamo in uno show chiamato ORRORI DA DISCOUNT, lui ha un canale di cucina dove propone ricette interessantissime.

Dellimellow , non solo per i suoi video, ma essendo io all’antica lo stimo come persona e di lui ammiro la costanza e la passione che mette nel mezzo Youtube, inoltre penso che abbia provato a tutti che questa piattaforma non è solo video da e per ragazzini, ma può fare informazione, può aprire dialoghi e dibattiti e ovviamente anche creare polemiche e influire seriamente sugli avvenimenti della società.

Il terzo è ultimo è Giorgio Taverniti, che spiega il misterioso mondo dei social network, della comunicazione e della tecnologia. Pur non capendo nulla di questi argomenti mi piace provare a credermi un esperto e quindi adoro i suoi video e gli argomenti che tratta: fa capire come il mondo della comunicazione digitale abbia un peso ed un’importanza enorme sulle nostre vite.

A questo punto non resta che andare alla scoperta di questo canale e ricordate: a chi parla solo di Yotobi, PiewDiePie o di Nonapritequestotubo, dite che YouTube è molto di più, YouTube è anche BOB!

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Alessio Scalzo

Sono cresciuto in Sicilia, nella terra di Pirandello e Sciascia, ma dal 2009 mi sono traferito a Milano. Studio Lettere e sono il responsabile redazionale di Dudag srl (www.dudag.com), dove metto in pratica le innovazioni che vorrei portare nel mondo dell’editoria. Da sempre leggo, scrivo e ascolto musica per capire meglio il mondo e me stesso. Per Pequod mi occupo di attualità e cultura.

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