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La bellezza sta negli occhi di chi è vicino – La rete Grandi Giardini Italiani e Expo

Spesso si sottovaluta quello che il nostro territorio ha da offrirci. Spesso preferiamo prendere aerei, andare in altri continenti, attraversare oceani, intraprendere lunghi viaggi, senza renderci conto che casa nostra ha quanto di meglio ci sia. A volte basta sollevare il velo e andare a cercare il bello che sta nascosto. L’Expo 2015 a Milano, lasciando da parte qualsiasi polemica sia stata mossa in questi mesi, ha anche questo obiettivo: farci riscoprire i posti nascosti di casa nostra. Ed è propria questa l’iniziativa promossa dalla rete Grandi Giardini Italiani: in occasione dell’esposizione universale che aprirà oggi, 1 maggio, a Milano, parchi e giardini privati in tutta Italia solitamente inaccessibili sono aperti al pubblico, permettendo di visitare quello che di solito resta nascosto agli occhi del mondo. Più di cento spazi verdi sono a disposizione del pubblico, rilanciando il turismo horticultural. In occasione di Expo, oltre al centinaio di luoghi, in tutta Italia e nel Canton Ticino, già facenti parte della rete, fondata da Judith Wallace nel 1997, altri sei giardini sono entrati a far parte dell’iniziativa, come, per esempio, i giardini vaticani o le ville pontificie a Castel Gandolfo, le cui bellezze e misteri sono noti e immaginabili.

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Ma anche le altre new entry celano realtà e aspetti interessanti, cui vale la pena fare visita.

L’Oasi Zegna, situata a Trivero in provincia di Biella, in Piemonte, trova vita negli anni Trenta quando lo stilista e imprenditore Ermenegildo Zegna si dedica alla riforestazione delle aree vicine al suo paese natale. La riqualifica del luogo, grazie a conifere, rododendri e ortensie, venne completata con la costruzione della strada panoramica, e, in seguito, della stazione sciistica di Belmonte.

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Il castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, in Piemonte, è circondato da un immenso parco (6 ettari), dalla forma ovale che richiama i giardini all’inglese; attraversato da canali e correnti d’acqua, l’intero territorio è soggetto ad un microclima particolare, che ha permesso la crescita di un boschetto di bambù. Fiore all’occhiello (nel vero senso del termine) del parco sono le sue camelie.

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A Briosco, in provincia di Monza Brianza, prende posto il Rossini Art Site, un parco verde che ospita la Collezione Pietro Rossini di sculture moderne e contemporanee: in tal modo l’arte è direttamente collegata al territorio e alla natura, che diventa anch’essa un’opera artistica. Un consiglio: non abbiate paura dei cavalli che girano liberi e indisturbati per il parco, vi faranno solo un po’ di compagnia.

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Se volete sentirvi come Alice nel Paese delle Meraviglie, andate a Fontanellato, in provincia di Parma: creato da Franco Maria Ricci, per ben 7 ettari si estende uno dei labirinti più vasti che ci siano; pianta a stella e fatto di bambù, al centro del sito (per i fortunati che non rimarranno smarriti nel dedalo) sorgono una libreria, un museo, un ristorante, un bistrò, una sala da ballo, due suites… di tutto e di più, ma sempre a patto che riusciate a raggiungere la fine del labirinto!

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In copertina: Giardini Vaticani [ph. Sailko CC BY-SA 3.0/Wikimedia Commons]

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Flavia Irene Gatti

Quando ero piccola sulla mia scrivania avevo un mappamondo e lo facevo ruotare e ruotare, immaginando luoghi e città da visitare. Dalla mia casa fra i laghi bergamaschi, provo a viaggiare, quando e quanto posso, e soprattutto a scrivere, di viaggi, di posti e di persone. Dopo il liceo classico e una collaborazione presso un giornale della provincia di Bergamo, mi sono stabilita a Milano, dove mi sono iscritta a Lettere all’Università Statale, laureandomi alla triennale nel 2012 e proseguendo gli studi di specialistica in Filologia Moderna, quasi ultimati. A Pequod sono caporedattrice e responsabile della sezione Viaggi.

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