
Il nuovo anno della Capra, tra tradizione e hi-tech
È da poco iniziato l’anno della capra, e in Cina si sono conclusi i festeggiamenti per il nuovo anno, con un imponente movimento di ritorno verso le grandi città di lavoratori e studenti che sono tornati a rivitalizzare le strade delle metropoli lasciate deserte durante le festività.
Quando in Cina si parla di Chunjie 春节 o Festa della primavera, in occidente noto come capodanno cinese, si pensa subito al Chunyun 春运, lett. “trasporto di primavera”, il più grande movimento migratorio al mondo a cadenza annuale, che interessa studenti e lavoratori che dalle grandi città tornano presso le proprie famiglie e villaggi d’origine per trascorrere le vacanze .Un movimento che inizia dalla terza settimana di gennaio e finisce alla fine di febbraio con circa 3,6 miliardi di viaggiatori stimati dal governo, una cifra superiore al numero effettivo della popolazione cinese dato con quasi tre viaggi stimati per cittadino cinese, distribuiti per le stazioni ferroviarie, gli aeroporti e le autostrade nazionali.

Motore principale di questo grande movimento di persone è la grande occasione di ricongiungimento familiare che il Chunjie rappresenta, motivo per il quale è una delle feste più sentite dalla popolazione cinese. Le festività per il nuovo anno durano per due settimane consecutive, dalla sera della vigilia, in cui si consuma un ricco banchetto in famiglia, alla sera del quindicesimo giorno del primo mese lunare del nuovo anno, con la Festa delle Lanterne.
Tra le attività tipiche del Chunjie si annoverano la preparazione della casa all’arrivo del nuovo anno, con addobbi di colore rosso su porte e pareti, segno di buon auspicio; il banchetto della vigilia, in cui non possono mancare i jiaozi, che per la loro forma simile al tael una antica moneta cinese, sono considerati simbolo di ricchezza e fortuna; la visione del Gran Galà di Capodanno, appuntamento irrinunciabili per le famiglie cinesi e trasmesso dalla tv nazionale CCTV, che quest’anno ha raggiunto un picco di 690 milioni di spettatori.
Il rosso benaugurale ritorna nel colore hongbao, buste decorate contenenti somme di denaro più o meno importanti, che vengono consegnate in dono ad amici, parenti e colleghi durante gli avvenimenti lieti, come l’inizio del nuovo anno. Una pratica che vuole essere un augurio di felicità e prosperità, oltre che una dimostrazione di rispetto e stima, e particolarmente cara al popolo cinese, tanto da essersi aggiornata con le nuove tecnologie.

Da qualche anno difatti, è possibile inviare le hongbao in maniera telematica, attraverso i maggiori social network e provider di pagamenti telematici cinesi. Secondo la Tencent, società che gestisce l’app Wechat, i cinesi si sono scambiati durante queste festività di capodanno oltre un miliardo di hongbao in-app, a fronte di sole 20 milioni di buste rosse dello scorso capodanno.
La società Alipay ha comunicato che attraverso la sua app per pagamenti Alipay Wallet, solo nella vigilia di capodanno i cinesi si sono scambiati in dono hongbao telematiche per un valore di circa 642 milioni di dollari. Una bella dose di prosperità sia per gli utenti che per il business delle telecomunicazioni al servizio della tradizione.
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