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Innovazione e tecnologia in TV: tra iPhone e iPad ecco come comunica una Modern Family

Modern Family è una serie che non ha bisogno di presentazioni. Vincitrice per cinque anni consecutivi agli Emmy Awards come Miglior serie Comedy ha fortemente innovato, anno dopo anno, il panorama televisivo delle cosiddette sitcom. Ed è proprio di innovazione che si parlerà in questo articolo.
Per citare l’ormai celeberrima espressione di Britney Spears, Ooops…they did it again!, l’hanno fatto ancora: Steven Levitan e Christopher Lloyd con l’ultimo episodio andato in onda il 25 Febbraio negli States, dal titolo Connection Lost, hanno nuovamente dato prova di come anche il genere, spesso stigmatizzato, delle comedy possa regalare delle sorprese.

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L’intero episodio, con una durata di più di 21 minuti, è stato girato su iPhone e altri dispositivi Apple, e ci viene presentato interamente sul desktop di un PC. Visto dal punto di vista di Claire, l’episodio ci mostra tutti i personaggi della serie senza mai uscire dallo schermo del suo Mac.
Fino a qualche anno fa sarebbe sembrata un’operazione forzata, ma oggi le famiglie “moderne” (almeno negli US) comunicano spesso in questo modo: Whatsapp, Facebook, FaceTime o altre videochiamate in genere. In questo episodio il multitasking, al quale ormai siamo abituati nel relazionarci alla vita di tutti i giorni, viene trasformato in uno straordinario strumento narrativo.

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La cosa che colpisce non è tanto l’uso di queste tecnologie in sé, che già in passato più volte sono state occasionalmente inserite in questa e in altre serie o film, quanto piuttosto l’abilità di Levitan e Lloyd di riuscire a mantenere una tensione narrativa per tutti i 20 minuti dell’episodio girando integralmente con questi supporti. Claire infatti non si limita a video conversare con i propri familiari, ma contemporaneamente controlla Facebook, legge le mail, risponde ai messaggi, cerca su Google, naviga su siti di moda, ecc… Ed è proprio attraverso questi mezzi che cerca di risolvere il “giallo” della sparizione della figlia Haley.

Julie Bowen, Ty Burrell, Modern Family

L’inevitabile onnipresenza dei prodotti Apple (che si dice non abbia pagato compensi in product placement, ma abbia invece fornito alla produzione gli iPhone, gli iPad e i MacBook utili alla realizzazione, anche in fase di post produzione) non distoglie l’attenzione del lettore dal sussiego della storia, ma si cerca anzi di ricreare situazioni che appaiano realistiche e credibili. Per questo non stupisce che l’idea di questa puntata sia venuta a Levitan mentre videochiamava con la figlia.
In questo senso anche nel cinema ci si è già mossi in questa direzione: al Toronto Film Festival è stato presentato un cortometraggio, Noah (video), anch’esso interamente girato sullo schermo del computer di un adolescente.

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Da qui le possibilità sono due. Questo può rimanere semplicemente un esperimento ben riuscito, oppure la relativa economicità dei mezzi utilizzati (iPhone, iPad, ecc…) rispetto alle normali strumentazioni, porterà all’emulazione, nella televisione, ma anche nel cinema. La possibilità di cimentarsi nella produzione audiovisiva allora diventa davvero alla portata di tutti e forse ciò porterà dei significativi cambiamenti all’industria televisiva e cinematografica per come la conosciamo. Ok, forse esagero, ma mai dire mai.

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Simone Buzzi Reschini

Sono Simone. Nato nel 1992, vengo da un paesino in provincia di Varese (Viggiù) e, dopo aver frequentato il liceo classico E. Cairoli, ho deciso di iniziare la facoltà di Lettere Moderne a Milano. Ora vivo a Bologna, dove ho intrapreso la laurea magistrale in Cinema, Televisione e Produzione multimediale. Ho dunque grazie a Pequod la possibilità di focalizzare le mie passioni per il cinema e per la televisione e, nello specifico, mi occuperò di Serie Tv. Finalmente tutte le ore passate davanti allo schermo avranno un senso ...forse.

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