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Book Pride Milano

Il 27, 28 e 29 Marzo i Frigoriferi Milanesi hanno ospitato il BookPride, la fiera dell’editoria indipendente.

In questi giorni primaverili, le sale e gli spazi dell’ex fabbrica del ghiaccio in zona Porta Vittoria si sono popolate di libri, stand, piccoli editori e appassionati di lettura, per dar vita alla prima fiera dell’editoria autofinanziata da chi la fa.

Cooperando con partner privati ed istituzionale come il Comune di Milano e l’Institut Français Italia, BookPride è fiero di parlare di sé come di un evento di promozione della cultura non omologata, alla salvaguardia della bibliodiversità e organizzato da e per gli indipendenti.

Fuori dai classici grandi circuiti di comunicazione come media partner dell’evento sono stati scelti Radio Onda d’Urto, Libera tv e Il Manifesto, tutte realtà che hanno saputo fare dell’innovazione di forme e contenuti della cultura una garanzia di indipendenza.

Attorno al fulcro tematico di quest’edizione, La Differenza, BookPride ha organizzato e proposto al pubblico conferenze, letture, performance, lezioni  e atelier, il tutto gratuitamente, e ha lasciato lo spazio agli editori partecipanti di esporre e vendere  le loro pubblicazioni.

Con i primi giorni di primavera, Milano ha trovato in BookPride, tra i suoi tanti piccoli stand, nelle sale delle conferenze o ai tavoli dell’EnoBookPride, l’enoteca autogestita totalmente in linea con lo spirito indipendente dell’evento,  un luogo di condivisione pieno di stimoli e un punto di ritrovo per tanti.

 

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Martina Ravelli

Sono Martina e sono nata vent'anni fa nel paesino della bergamasca dove ancora vivo e da cui ogni tanto mi piace scappare per vedere qualcosa di nuovo. Per paura di dimenticare quello che vedo e la voglia di avere sempre qualcosa da ricordare, nel mio zaino non manca mai una fotocamera, un quadernino e una penna. Cosciente di questa mia ossessione e incoraggiata dalla passione per le arti, dopo il diploma al liceo linguistico mi trasferisco e studio per un anno al DAMS di Bologna: l'assenza di un contatto diretto con l'arte però mi porta ad abbandonare i portici di via Zamboni e tornare a Bergamo, dove ora studio Nuove tecnologie dell'arte all'Accademia Carrara e faccio volontariato nella galleria d'arte moderna e contemporanea GAMeC. Qui su Pequod mi occupo di grafica e fotoreportage, sezione di cui sono responsabile.

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