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NOma: quando la mafia si combatte con un’app

Le vittime di mafia sono tante e un solo museo non basterebbe per raccontare le loro storie  ma forse, una semplice applicazione per smartphone sì. Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Piersanti Mattarella, Mauro de Mauro sono solo alcuni dei nomi che vengono in mente quando si parla di stragi mafiose. NOma- museo urbano NOmafia (link) è quel tipo di applicazione: il suo scopo principale è quello di raccontare le storie di tutti coloro che hanno combattuto contro le cosche.

Pensata e creata dall’associazione Sulle nostre gambe,  fondata da Pierfrancesco Diliberto – in arte Pif – Roberta Iannì, Emanuela Giuliano e Tiziano Di Cara, l’idea di questa app è stata sviluppata insieme a Tim, col patrocinio del comune di Palermo, in collaborazione con le Rai Teche e presentata venerdì 5 febbraio 2016 nella sala Koch del Senato.

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NOma si rivolge ai cittadini, ai turisti e a chiunque abbia voglia di conoscere un pezzo drammatico della storia d’Italia. Sia in versione italiana che anglofona, l’utente è guidato nelle strade e nei luoghi degli attentati mafiosi con l’aiuto di documenti storici, video, interviste inedite ai famigliari delle vittime, note bibliografiche. Famose voci narranti, come quelle di Pippo Baudo, Fiorello e Ficarra&Picone per citarne alcune, permettono di immergersi in un vero e proprio tour interattivo. Se ci si trova a Palermo, in prossimità di una tappa presente nell’applicazione viene addirittura inviata una notifica al dispositivo su cui è installata la stessa. Il tutto è scaricabile gratuitamente dagli store android IOS e Windows.

Altra importante funzione è Pizzofree che propone itinerari riguardanti le realtà che hanno aderito al progetto Addiopizzo . Si tratta di un movimento nato grazie alla volontà di alcuni giovani che si propongono di combattere le mafie “dal basso”, proponendo una vera e propria economia virtuosa, libera dal pizzo, servendosi dello strumento ‘’consumo critico ’’. Il loro motto è: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità».

Sono attualmente raccolte le storie di 15 coraggiosi con i relativi itinerari da seguire e scoprire: sono le storie di Antonino Agostino, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Mauro De Mauro, Giovanni Falcone, Mario Francese, Giorgio Boris Giuliano, Libero Grassi, Carmelo Iannì, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Beppe Montana, Giuseppe Puglisi, Pietro Scaglione, Cesare Terranova. Successivamente saranno disponibili anche le storie di Filadelfo Aparo, Ninni Cassarà, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Peppino Impastato, Paolo Giaccone e Calogero Zucchetto,  compongono un primo elenco che in futuro verrà ampliato.

Grazie all’opzione Vista 360°, inoltre, l’utente ha la possibilità di visitare virtualmente il luogo dell’accaduto sfruttando foto panoramiche a 360°. Ascoltando la narrazione e guardandosi attorno l’utente avrà modo di capire meglio come sono andati i fatti.

Uno strumento efficace per combattere la mafia è la conoscenza. Ed in questo caso la conoscenza di chi si è battuto, di quello che ha fatto, di chi ha affrontato. Noma è uno strumento, nulla più che un semplice strumento ma con una funzionalità enorme: ricordare alcuni grandi eroi e le loro gesta in modo che le generazioni future abbiano qualcuno a cui ispirarsi.

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Matteo Fornasari

Cremonese di nascita, classe 1995, riesco ad oltrepassare l’ostacolo della maturità nel luglio del 2014 e a conseguire un sudatissimo diploma in lingue straniere. A settembre dello stesso anno la passione per la storia mi porta ad iscrivermi all’Università degli Studi di Milano dove quasi casualmente trovo Pequod, ed è qui che ha inizio la mia avventura.

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