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Manifesto in divenire

Pequod Rivista è un collettivo di scrittrici e scrittori, giornaliste e giornalisti basati in Italia e nel Regno Unito, impegnati ad ascoltare e raccontare le diverse realtà che ci circondano.

Basiamo le nostre pubblicazioni su una narrazione giornalistica dei fatti. Vogliamo proporre tematiche che spingano a mettere in gioco le convinzioni non solo di chi legge, ma anche di chi scrive.

Nell’epoca dell’informazione usa e getta e delle opinioni polarizzate, vogliamo creare uno spazio per un’informazione lenta e riflessiva, capace di accogliere molteplici punti di vista altresì conflittuali nello spirito del dialogo.

Abbiamo sicuramente più domande che risposte: è questo che ci spinge a scrivere. Sappiamo da dove partiamo ma non dove arriveremo, per questo il nostro è un manifesto in divenire. Lavoreremo su modifiche e miglioramenti laddove ci accorgessimo di procedere nella direzione sbagliata.

La nostra promessa è quella di rimanere fedeli ai princìpi di seguito elencati, veri e propri punti cardinali che servono a orientare la nostra navigazione.

Informazione partecipata

I nostri articoli si basano sull’idea di un’informazione partecipata e partecipativa. Desideriamo proporre un giornalismo a disposizione dell’altro. Saremo aperti a chi vorrà̀ conversare con noi raccontandoci una particolare notizia o storia.

La neutralità non esiste

Siamo diffidenti dall’idea di neutralità giornalistica. Riconosciamo che ogni narrazione è influenzata dal punto di vista di chi racconta e dal posizionamento sociale soggettivo.

L’informazione come pratica di cambiamento

Crediamo che un’informazione di qualità debba dare ai lettori i necessari strumenti per contribuire al cambiamento che desiderano vedere nella società.

Collaborazione

Crediamo che il soggetto di una storia debba essere parte attiva della narrazione. Ci impegniamo a praticare un giornalismo etico, che riduca la disparità tra chi scrive e chi condivide la propria storia.

 

Pensiero critico

Ci impegniamo ad applicare gli strumenti del pensiero critico al nostro lavoro. Ci metteremo in discussione, interrogarci sui limiti del nostro punto di vista e di quello altrui, nell’interesse di una rappresentazione quanto più completa dei fatti.

Non siamo detentori della verità, ma abbiamo dei solidi princìpi

Crediamo nell’importanza della giustizia sociale e nella visione di un mondo libero da ogni forma di oppressione e discriminazione (in particolare razzismo, sessismo, omofobia, transfobia, classismo, ageismo e disabilismo).

Siamo femministe e femministi

Siamo una pubblicazione guidata da donne. Vediamo il femminismo come un insieme di pratiche mirate a raggiungere la parità tra i generi e a ripensare il nostro modo di stare al mondo in un’ottica di cura di sé e dell’altro, di responsabilità personale e sociale e di libertà collettiva. I diritti delle soggettività LGBTQ+, dei migranti, delle persone nere e di coloro appartengono a minoranze etniche, religiose e sociali sono centrali nella nostra visione del femminismo.

Ci impegniamo a praticare un linguaggio inclusivo

Crediamo che il linguaggio abbia il potere di influenzare la realtà che ci circonda. Ci impegneremo a combattere attivamente stereotipi e discriminazioni linguistiche, nonché espressioni derogatorie di individui o gruppi di persone. Lavoreremo con collaboratrici e collaboratori per trovare soluzioni linguistiche che rispecchino il loro sentire riguardo ai vari aspetti delle loro identità (ad esempio identità di genere, orientamento sessuale, etnia, religione, disabilità, status o classe sociale ed età).

Siamo aperti alle vostre critiche e ai vostri consigli

Per rimanere fedeli alla nostra visione avremo bisogno del vostro aiuto. Ci impegniamo a prendere sul serio le critiche e i consigli dei lettori, integrandoli nelle riflessioni che portiamo avanti attraverso i nostri articoli.