L’impresa impossibile:libro presentato durante la terza giornata del Festival Internazionale del Giornalismo, insieme alla fashion designer Beatrice Bruzziches e al fotografo Oliviero Toscani, è il frutto di questa esperienza.
È un racconto che non vuole essere consolatorio, ma che propone otto storie di imprenditori coraggiosi come «fiori nel deserto»che sono sopravvisuti al tracollo economico con alcuni espedienti.
Il primo: la bellezza, puntare sul valore aggiunto dei prodotti rendendoli belli è un modo per emergere nel mercato che sta affondando. Il secondo: la generosità, valore da recuperare, mettendo mano al portafoglio e investendo ma anche condividendo i progetti.
Caratteristica comune a tutti gli imprenditori esemplari che sono sopravvisuti alla crisi è il terzo valore, la sobrietà, poiché dimostra il rispetto per il lavoro e stimola i lavoratori stessi ad impegnarsi per un’azienda, per uomini che si sono spogliati dei simboli della ricchezza e del potere.
Ultimo e indispensabile mezzo per la riuscita è lo spirito di sacrificio soprattutto per i più giovani.
A questa categoria appartiene anche Benedetta Bruzziches designer che, spiega, ha raggiunto il successo sognando in grande, puntando al mercato di lusso per emergere in quello globale e affidandosi alle sue competenze e ad un ritorno all’artigianato.
Oliviero Toscani ripone una fiducia spassionata nei giovani italiani dai quali vorrebbe vedere nascere il cambiamento di questa società italiana di «corrotti, corruttori,corruttibili»: per il fotografo migliorare è possibile partendo da un «fuoco» creativo e dall’entusiasmo che le nuove generazioni sicuramente hanno dentro di sé.
Per Formigli è fondamentale che gli italiani tornino ad indignarsi e quindi a credere nel proprio paese.