Non solo tango – “Che mestiere fai?” “Affitto libri”
Julia ha 97 anni. I libri che vuole leggere glieli portano alla casa di riposo. Ortensia riesce invece, sia pure accompagnata dalla figlia, ad andare ancora a calle Deán Funes 315 – nel pieno centro di Cordoba dove ha sede da quasi quaranta anni la Biblioteca Circulante, una biblioteca privata – a prendere quelli che le interessano.
Le ultime novità, soprattutto i romanzi, quelli che stanno in cima alle classifiche, che la gente cerca di più e che nelle biblioteche pubbliche arriveranno forse tra un anno o chissà quando. Qui invece si trovano anche gli ultimi best seller, come il primo volume di L’amica geniale di Elena Ferrante appena tradotto in spagnolo. Si paga una quota di iscrizione ed è permesso portare i libri a casa. Sono queste le principali differenze con le biblioteche pubbliche, dove non si paga la quota di iscrizione ma l’aggiornamento spesso fa difetto e sono molto pignoli riguardo al numero di giorni in cui tenere il libro a casa.
La biblioteca fu fondata nel 1948 a Buenos Aires e poi trasferita qui, a 800 chilometri dalla Capitale, da David Andrés Benarosh, conosciuto come “el francés”, anche se in realtà è nato in Algeria, ed è arrivata a contare fino a 600 soci.
Alla fine degli anni Novanta la crisi economica – con la conseguenza, tra il resto, di un forte rincaro del costo dei libri – ha messo in difficoltà l’esistenza della Biblioteca. E’ stato, nel 1998, che Daniel Radaelli e Lilia Filloy, un’artista plastica di Cordoba, ne hanno rilevato la proprietà per evitare la chiusura.
Da allora Daniel ha trasformato la passione della lettura in mestiere, “affittando” libri, il cui costo d’acquisto in Argentina è quasi sempre proibitivo. Più di 25 mila volumi, aggiornati costantemente nonostante in sessanta anni di vita la Biblioteca non abbia ricevuto sostegno economico da parte delle istituzioni. Oltre alla narrativa in tutte le espressioni (di costume, classica, romantica, umorística e di avventura, per ragazzi), è possibile consultare una importante collezione di libri di teatro, storia, viaggi, poesia, saggistica. I soci ora sono circa 120, in prevalenza anziani ma di recente si sono iscritti anche alcuni ragazzi.
Con una quota mensile di 70 pesos (al cambio non ufficiale quasi 6 euro) è possibile ritirare quattro libri e leggerseli comodamente a casa perché in calle Deán Funes 315, nelle tre stanze ingombre di libri non c’è spazio per attrezzare una sala di lettura.
Daniel tra il 1976 e il 1983 ha vissuto in Italia. Ha fatto molti mestieri ma il bibliotecario era probabilmente scritto nel suo destino. Da quando finì in carcere, nel 1975, un anno prima dell’inizio della Guerra Sucia (guerra sporca), come fu chiamata la repressione violenta attuata in Argentina – che ebbe il culmine tra il ’76 e il ’79 – per distruggere i movimenti armati di sinistra e più in generale per cancellare qualunque forma di protesta e di dissidenza nel paese, soprattutto negli ambienti culturali, sindacali e universitari.
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Non solo tango – Il pescatore di “caramelle” | Pequod Rivista
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