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Pigmenti: rafforzare la relazione tra i cittadini e gli spazi

Quando sentiamo le parole riqualificazione urbana la maggior parte delle volte pensiamo che significa rendere i muri più carini, rintonacare un muro malmesso. Errato! Lo scopo del progetto Pigmenti è quello di riqualificare la relazione tra i cittadini e gli spazi.

«É innegabile che viviamo in un tempo abbrutito, siamo una “generazione di fretta”, con modelli estetici da fast food, superficiali perché più funzionali. Oggi va forte la televisione perché è comprensibile, ti parla, punta alla tua testa con un susseguirsi di notizie, consigli, liti, leggerezze, ecc…non ti lascia il tempo di rielaborare. Lavorare con l’arte pubblica ti consente di puntare a sorprendere, colpire, incuriosire, a lavorare non sulla testa ma sul sentimento, a muovere alla contemplazione, a utilizzare un linguaggio che non lascia spazio all’immediatezza del verbale ma che obbliga alla profondità».

Il percorso non é lineare, può essere del tutto casuale può lavorare senza che ce ne accorgiamo e può colpire tutti. La vera svolta è «il fatto di non dover andare in una galleria o in un museo per “accedere” alla suggestione di un’opera, perché permette di aggirare quella naturale scrematura fatta di interesse/cultura/istruzione/abitudine/status che fa in modo che in molti non percorrano mai la strada che li porta da casa al museo. Il trucco sta nel fare arte pubblica su altre strade e costringere a un incontro fortuito e, proprio per questo, per alcuni, anche più autentico».

Pigmenti nasce dalla serigrafia Tantemani di Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo, un laboratorio formativo e lavorativo per ragazzi con diverse abilità cognitive e relazionali. La collaborazione con alcuni street artist per la stampa di magliette in serigrafia (tra i primissimi ad esempio Orticanoodles), hanno iniziato ad avvicinarsi e ad appassionarsi a questo mondo. « Connettere la serigrafia al mondo dell’arte pubblica, come già avviene in tante realtà in Italia e all’estero, ci ha permesso di lavorare sul piano più ampio della città e di moltiplicare il nostro impatto sociale e culturale».

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Quest’estate hanno collaborato con l’ Associazione Open Space, che già dall’anno scorso lavora per far rivivere uno spazio abbandonato nel quartiere Boccaleone a Bergamo. «Noi abbiamo contribuito portando 11 artisti da tutta Italia per dipingere i 10 piloni della superstrada che incoronano quello spazio. Ogni artista ha lavorato a un pilone sul tema “creature urbane” nel primo week end di festa durante il quale le persone hanno potuto vedere gli artisti all’opera». Gli 11 artisti coinvolti sono: Collettivo FX + Astro Naut, Giorgio Bartocci, Nemo’S, La Fille Bertha, Geometric Bang, G Loois, ilBaro, Casciu, Seacreative e Ale Senso. A settembre le stampe delle opere sono state presentate in una mostra collettiva presso la Traffic Gallery (Bergamo).

Ora stanno partecipando al bando “Che fare” il progetto che hanno presentato si intitola Time Specific e consiste «in una piccola e pregiata carovana di artisti urbani, documentaristi, animatori e stampatori che transiterà attraverso sette luoghi significativi della città di Bergamo.
In ognuno di questi luoghi il gruppo sosterà per incontrare le persone che li abitano, realizzare laboratori narrativi e partecipativi e realizzare opere di pittura murale.
Nel loro sostare indagheranno il Tempo: come è vissuto e considerato dalle diverse persone che incontreranno, le sue distorsioni, le diverse prospettive.
I luoghi toccati saranno tre scuole di diverso ordine e grado, un ospedale, una casa di riposo, un carcere e una piazza. Luoghi forti, vissuti da un’umanità varia, che consentiranno di collezionare visioni e prospettive molto differenti sulla vita e sul Tempo».

Tutte le piccole e grandi storie che nasceranno verranno stampate a mano in serigrafia, opere di arte murale sulle pareti interne ed esterne degli edifici, brevi video e un film che racconterà in forma documentaristica la riflessione sviluppata per parole e immagini intorno al tema del Tempo. «Le opere di arte pubblica verranno realizzate da quattro artisti di fama internazionale: Tellas, Hitnes, Nemo’S Collettivo FX. Avranno un duplice obiettivo: rigenerare i luoghi dell’intervento conferendo loro nuova dignità e rendere l’arte e la cultura oggetto di un percorso partecipato e condiviso. Il coinvolgimento dei cittadini porterà a riappropriarsi del processo creativo dell’arte e a riconoscere con nuovi occhi il proprio territorio e le sue potenzialità.»

Alla domanda quali sono i loro progetti per il futuro rispondono: «Se dovesse andare in porto il progetto Time Specific sarebbe la nostra progettualità centrale per il prossimo anno, al di la di questo prosegue il nostro lavoro di serigrafia con stampe di magliette d’artista (le ultime con Nemo’S e Casciu), prima di Natale faremo un paio di workshop di serigrafia e altre tecniche di stampa artigianale e a marzo abbiamo in programma un intervento importante legato a Bergamo Jazz, festival jazzistico bergamasco, per il quale stiamo ancora valutando quale artista coinvolgere».

Per votare il loro interessante progetto, basta un click qui. Visitate il loro sito e la loro pagina Facebook per tenervi aggiornati.

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Martina Andrea Ponti

Nata con il botto del primo dell’anno 1991 a Milano, diploma di ragioneria-programmatore e una laurea in Scienze per la Comunicazione nel cassetto. Sogno gli Stati Uniti da quando ero piccola, la valigia è già pronta per volare oltreoceano e conquistarlo, magari diventare la nuova Lena Dunham o la versione femminile di Joss Whedon. Sto frequentando la magistrale in Scienze della musica e dello spettacolo. Su Pequod scrivo nella sezione Cultura e principalmente scrivo sulle serie tv, mia grande passione. Zaino sulle spalle, macchina fotografica in mano e cuffiette nelle orecchie vago per Milano alla ricerca della luce giusta e a volte collaboro per la sezione fotoreportage.

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