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Collezionismo che passione! 5 collezionisti a confronto

Il collezionismo è qualcosa che quasi tutti hanno sperimentato nella loro vita, dai francobolli alle tessere telefoniche degli anni ‘90, passando per le classiche calamite da frigorifero: le collezioni sono infinite, così come i possibili motivi che spingono a iniziarle. Abbiamo chiesto a cinque collezionisti amatoriali di parlarci delle loro raccolte e di come sono nate, ottenendo in certi casi delle risposte davvero inaspettate!


CARTOLINE – Sara, 28 anni

Sara è molto legata alla sua collezione di cartoline, che ha avuto inizio alle elementari e che oggi conta 124 pezzi, anzi 123 più uno: «La prima cartolina che abbia mai ricevuto me la spedirono i miei genitori un anno dopo la mia nascita, durante la loro prima vacanza da soli. È una cartolina molto speciale, che infatti conservo in un luogo a parte». Nello spiegare il motivo di questa passione, Sara ci dice che, oltre al fascino delle cartoline in sé, tutte colorate e spesso di cattivissimo gusto (le sue preferite), per lei rappresentano il tempo dedicatole da un amico o una persona cara: «Quando una persona è in vacanza e decide di portarti o spedirti una cartolina, la sceglie pensando a te, la scrive pensando a te, pensa a te anche se è in viaggio, mentre potrebbe farsi i cavoli suoi. Una cartolina rappresenta il luogo e il tempo». La collezione di Sara annovera esemplari da tutto il mondo: oltre a quelle delle spiagge nostrane, infatti, ha pezzi da Stati Uniti, Messico, Myanmar, Cambogia, India, Bali, Marocco, Giappone, Russia, Sudafrica, Nicaragua, Sri Lanka, Brasile, Perù, Bolivia, ecc… Tra le sue preferite Sara cita la cartolina dipinta a mano che le portò un amico al ritorno da un viaggio in India e quella della sua migliore amica spedita dalla Croazia: «Sembra una normalissima cartolina, ma quando si solleva il riquadro centrale, cadono a fisarmonica altre 10 cartoline! Solo lei poteva portarmi una cartolina con un effetto così spettacolare, è stupenda».

 

I due formati di linguette di lattine raccolti da Ruben.

LINGUETTE DI LATTINE – Ruben, 28 anni

La collezione di linguette di lattine di Ruben – che lui non ama definire una collezione, ma più una semplice raccolta – risponde a dei dettami precisi: «Le linguette devono essere di due formati specifici (evidenziati nella foto, ndr) e non possono essere rotte, sporche, arrugginite o deformate. L’ideale è che siano anche meno taglienti possibile, quindi vanno staccate dalla lattina con cura». Ruben ha iniziato a raccoglierle a circa 13 anni con l’obiettivo di farci una collana, ma poi, non soddisfatto del risultato, ha scartato l’idea, conservando però le linguette: «Mi dispiaceva buttarle, perchè per raccoglierne così tante ci era voluto molto tempo», ci spiega. Da allora, ha continuato a conservare le linguette che trovava, aggiungendole a quel primo gruppo ed arrivando così ad averne ben 10346, anche grazie al passaparola tra amici e conoscenti: «Molte persone sanno della mia raccolta e vi contribuiscono, anche amici di amici». Un risultato sicuramente notevole per una collezione iniziata senza nemmeno volerlo!



SASSI – Francesca, 28 anni

Francesca non sa spiegare esattamente il motivo per cui ha iniziato la sua collezione di sassi, ricorda solo che durante una passeggiata in riva al mare si è accorta che «oltre alle conchiglie c’erano favolosi sassi levigati e di tutti i colori!» ed è stato amore a prima vista. Da allora, ogni volta che è in vacanza al mare le piace passeggiare sulla riva e cercare nuovi esemplari, tra cui i suoi preferiti, quelli «neri come la pece e abbelliti da variopinte linee gialle, rosse o verdi». Francesca ammette di non essere guidata da un approccio scientifico per la sua collezione, ma non le importa: «Semplicemente, piuttosto che avere una fotografia del posto o una cartolina, preferisco portarmi a casa una sassolino».


FLOPPY DISC DE “IL SIGNORE DEGLI ANELLI” – Francesca, 28 anni

Quella dei sassi non è l’unica collezione di Francesca, né la più inusuale: «La collezione più assurda che abbia mai fatto (e di cui in pubblico dico di vergognarmi, ma sotto sotto ne vado orgogliosa) riguarda i film della trilogia Il Signore degli Anelli». Francesca racconta che la sua ossessione per la saga è iniziata alle scuole medie ed è proseguita per tutta la sua adolescenza. Da vera fan quale era, non si è però limitata a collezionare  i DVD di tutti e tre gli episodi, completi di contenuti extra, interviste agli attori e al regista: «ricercavo anche su internet tutto il materiale che potevo trovare al riguardo – aneddoti sulla produzione, regia, recitazione ed effetti speciali – e lo salvavo su dei bellissimi floppy disc, tutti rigorosamente numerati!». La sua collezione ammonta a circa 20 esemplari, purtroppo oramai probabilmente illeggibili dai computer odierni, ma «tutti ancora in perfette condizioni», sottolinea con orgoglio.

 

Mila e la sua collezione di tazze.


TAZZE – Mila, 28 anni

Mila ci racconta che la collezione di tazze a cui si dedica fin dall’infanzia non è sua personale, bensì appartiene a tutta la famiglia, in quanto ciascuno vi contribuisce: «Tutto è iniziato con la prima tazza, portata a casa dai miei genitori dopo un viaggio in Tunisia intorno al 1986. Da allora amiamo prendere una tazza come ricordo del posto in cui siamo stati durante vacanze, gite famigliari, visite a musei o a luoghi particolari». La collezione conta una trentina di pezzi, ognuno legato a un ricordo specifico. Ad esempio la tazza con la Sirenetta risale all’anno della sua Prima Comunione e a una gita a Disneyland Paris, mentre la tazza di Santiago De Compostela, con il simbolo caratteristico della “Conchiglia del Pellegrino”, risale alla sua esperienza Erasmus in Spagna. Il pezzo a cui tiene di più? «Una tazza decorata a mano da un’amica: un bellissimo ricordo degli anni universitari con una dedica che unisce la mia passione per il tè e il ricordo dell’Università».

Articolo redatto da Lucia Ghezzi. Interviste a cura di Sara Alberti, Francesca Gabbiadini, Alice Laspina.

In copertina: la collezione di cartoline di Sara.

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