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Consigli per un viaggio low-cost in Giappone

Il Giappone è da sempre una delle mete preferite di noi italiani. Siamo stati sempre affascinati da questa cultura così diversa dalla nostra, dai paesaggi da cartolina e dalle continue innovazioni tecnologiche arrivate dal paese del Sol Levante. Ma il Giappone ha anche la fama di essere uno dei paesi più costosi al mondo, quindi prima di sceglierlo come destinazione per un viaggio, ci si chiede: quanto mi costerà? Quest’articolo raccoglie una serie di suggerimenti per cercare di contenere al massimo le spese durante il vostro viaggio in Giappone, senza rinunciare però al comfort e alla scoperta delle bellezze che questo paese offre.

Kinkaku-ji o Tempio del Padiglione d’Oro, a Kyoto; costruito nel 1397 come villa per lo Shōgun Ashikaga Yoshimitsu in un giardino progettato secondo i canoni del periodo Muromachi e affacciato sul lago Kyōko-chi, fu convertito a tempio nel 1408 e custodisce nel suo padiglione le reliquie del Buddha.

Il volo e i trasporti

La maggior parte del budget per il viaggio in Giappone sarà sicuramente destinato al volo e ai trasporti, ma si può risparmiare qualcosina se si prenota il volo con largo anticipo e se si approfitta delle offerte relative ai trasporti locali.

Le stagioni più popolari e durante le quali i voli e gli alloggi hanno un prezzo più alto sono sicuramente quella della fioritura dei ciliegi (fine Marzo – inizio Aprile) e quella dei Momi-ji, quando i parchi giapponesi si colorano del tipico rosso delle foglie d’autunno (da metà Novembre a inizio Dicembre). Se però acquistate il biglietto aereo mesi prima della partenza, dovreste riuscire a spendere tra i 450 e i 600 euro. Vi consiglio di dare un’occhiata al sito di Skyscanner, che confronta i prezzi dei voli di diverse compagnie, per farvi un’idea di quanto costa un viaggio in Giappone, in base alle vostre date preferite.

Tempio Tofuku-ji, a Kyoto; costruito nel 1236, durante l’era Kamakura, su ordine del cancelliere imperiale Kujo Michiie, il quale affidò la progettazione del giardino a Shigemori Mirei, che applicò lo stile zen a scacchi di muschio e pietre, conservato fino a oggi nei giardini centrale e settentrionale, circondati da circa 2000 aceri.

Per quanto riguarda i trasporti in Giappone, mi sento di consigliare vivamente il JR Pass, un abbonamento ai trasporti della linea JR che include anche l’utilizzo dei treni veloci giapponesi. Può essere acquistato esclusivamente dall’estero sul sito Japan Rail Pass e costa 222, 354 e 453 euro per rispettivamente 1, 2 e 3 settimane. Il costo può sembrare abbastanza elevato, ma in realtà alla fine dei conti il JR Pass è davvero conveniente: basti pensare che un viaggio di sola andata in Shinkansen (treno veloce) da Tokyo a Kyoto costa 110 euro…circa la metà di quanto spendereste per viaggiare in lungo e in largo per il Giappone per un’intera settimana! Il JR Pass può essere ritirato direttamente in aeroporto e include anche il biglietto del Narita Express (che costa normalmente 3000 yen, pari a 24 euro), il treno che collega l’aeroporto con la stazione di Tokyo.

Ci sono ovviamente altre opzioni per i trasporti se decidete di non spostarvi molto da Tokyo o da Kyoto: le carte ricaricabili Suica e Pasmo offrono piccoli sconti sui biglietti della metro, il Kansai Thru Pass vi permette di viaggiare con i treni locali in Kansai (Kyoto, Osaka, Himeji, Nara), e gli autobus della compagnia Be-Transse vi portano da Narita a Tokyo per soli 1000 yen (8 euro).

Vista di Tokyo dall’alto.

L’alloggio

C’è davvero tanta scelta circa dove alloggiare: i classici alberghi; le ryokan (locande) tradizionali, il cui prezzo spesso include anche la colazione e la cena; i capsule hotel; gli Airbnb. Per esperienza personale, vi consiglio di prenotare tramite Airbnb, che vi da la possibilità di scegliere degli alloggi un po’ diversi dal solito e allo stesso tempo vi fa risparmiare rispetto all’albergo o alla ryokan. Con Airbnb, io e mio marito abbiamo avuto la possibilità di soggiornare in una casa tradizionale a Hiroshima, con tanto di tatami e futon, in un loft super moderno ad Asakusa, uno dei quartieri più antichi di Tokyo, e in una casa a due piani in stile giapponese a Kyoto. Il tutto per una media di 30 euro a testa a notte. Noi abbiamo sempre prenotato l’intera casa, ma i prezzi scendono ancora se vi va di prenotare una stanza privata all’interno di un appartamento. In questo modo avrete anche la possibilità di conoscere qualcuno del posto o fare amicizia con altri turisti. E una dritta importante: cercate di prenotare un alloggio che includa il Pocket Wi-fi, un modem portatile che potrete portare in giro con voi; riuscire a utilizzare Google Maps non ha davvero prezzo!

 

Attrazioni turistiche

La maggior parte delle attrazioni turistiche di Tokyo sono a cielo aperto e gratuite: alcuni esempi sono il tempio Senso-ji nel quartiere di Asakusa, la via pedonale Takeshita Dori ad Harajuku, il Parco di Ueno, i giardini del Palazzo Imperiale. La situazione è un po’ diversa a Kyoto, dove bisogna pagare un biglietto di circa 4 euro per entrare in ogni tempio, esclusi il fantastico Fushimi Inari Taisha e la Foresta di Bambù di Arashiyama.

Statue raffiguranti i discepoli di Buddha nella foresta di Bambù di Arashiyama (Montagna della Tempesta), un’area verde a ovest di Kyoto, destinata a passeggiate tra giardini e templi, ma che ospita anche attrazioni quali la villa dell’attore Denjiro Okochi e l’eremo del poeta Mukai Kyorai.

Se volete vedere Tokyo dall’alto senza dover pagare il biglietto per salire sulla Tokyo Tower o sul Tokyo Skytree, provate ad andare al Tokyo Metropolitan Government Building a Shinkuju (45esimo piano) oppure al Yebisu Garden Place a Ebisu (38esimo piano). Da qui potrete godere una vista che include anche la Tokyo Tower!

 

Cibo e dintorni

Ed eccoci arrivati a ciò che adoro del Giappone: il cibo! Sorprendentemente mangiare al ristorante non costa molto in Giappone. Quasi tutti i ristoranti hanno il menu fisso a pranzo durante i giorni feriali, che costa circa la metà dello stesso menu a cena. Quindi se volete provare un ristorante abbastanza ricercato senza spendere troppo,  andateci a pranzo e chiedete per il lunch set.

Menu Teishoku, di solito composto da un piatto principale, riso, sottaceti, zuppa e una serie di altri piattini a scelta dello chef.

Ci sono poi una serie di catene di ristoranti frequentatissime anche dai locali che sono specializzate in un particolare tipo di piatto e per questo motivo riescono ad offrire dei prezzi competitivi: Ichiran o Ippudo per il ramen (che in generale in tutti i ristoranti non costa più di 10 euro); Yoshinoya, Matsuya o Sukiya che si specializzano in gyudon, riso bianco con manzo e cipolle; Genki sushi o Katsu, due famosi Kaiten Sushi, ristoranti di sushi su nastro trasportatore.

Infine, numerosi sono gli immancabili convenient store (konbini), dove si possono acquistare snack, beni di prima necessità, bevande e anche molti piatti già pronti caldi e freddi. Se, ad esempio, siete in giro per templi a Kyoto e non saprete se avrete tempo per il pranzo o non volete fermarvi nei ristoranti carissimi delle zone turistiche, fate scorta di onigiri in un konbini e poi concedetevi una buona cena alla fine della giornata.

 

 

In copertina: Iyashi no Sato, un museo a cielo aperto che sorge su ciò che rimane di un villaggio agricolo che fu travolto da un’alluvione nel 1966. Il villaggio è stata ricostruito, incluse le 20 case con i tetti di paglia, che sono state convertite in negozi in cui vengono creati e venduti prodotti dell’artigianato locale.

Fotografie tratte dal mio blog Not the usual tourists: due italiani in Giappone & oltre  [Tutti i diritti riservati].

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Rossella Ferrandino

Nata e cresciuta a Foggia, nella splendida Puglia, ma con il costante desiderio di viaggiare e scoprire posti e culture nuove. Decido di iscrivermi all'università Ca' Foscari di Venezia, dove mi laureo in Lingua Cinese e conosco Antonio, che quest'anno è diventato mio marito. Nel 2011 ci trasferiamo insieme a Londra, dove entrambi studiamo International Management in una delle università più multi-culturali d'Europa, la SOAS, e diamo inizio alla nostra carriera lavorativa, lui nella localizzazione e io in marketing nell'industria del cinema. Dopo sei anni trascorsi in questa eclettica città, decidiamo di realizzare il nostro sogno di andare a vivere a Tokyo. Racconto la nostra avventura sul blog Not the usual tourists: due italiani in Giappone & oltre, dove mi piace condividere alcune delle tantissime fotografie che scatto ogni giorno nel magico Giappone.

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