Noaptea Caselor: la cultura apre le porte a Bucarest
Ancora Romania. Ancora Bucarest. Di nuovo nell’Europa orientale per fare emergere il sostrato culturale che non si è abituati a cercare nella capitale rumena. Eppure, ecco “La notte delle Case”.
Il 27 settembre 2014 la città ha aperto ai suoi visitatori e cittadini le villette e gli appartamenti più creativi, dalle 18 alle 7 del giorno seguente. Dal centro alle zone periferiche, la mappa cittadina si è costella di punti di ritrovo inusuali e in contrasto rispetto ai grigi bloc comunisti: di fronte a file e file di condomini uguali, la vivacità culturale della città è presente in questi appartamenti, mini centri sociali ai nostri occhi occidentali che propongono jazz, mostre fotografiche, graffiti, proiezioni di filmati psichedelici, poesie e arte contemporanea… ma soprattutto, numerosissimi spazi in cui l’opinione pubblica rumena può finalmente sfogarsi.
A 25 anni dalla caduta del comunismo, da Casa Elisabeta, Casa Carol 53, Casa Lupu passando anche per Casa Jurnalistului, le nuove generazioni si riuniscono per formare una nuova comunità.
Se in passato le iniziative socio-culturali si ritiravano in uno spazio personale e di condivisione tra una cerchia ristretta di amici, dopo essersi duramente scontrate con autorità ostili e ambienti sociali apatici, oggi queste case si apprestano a diventare una rete culturale decentrata, in risposta al vuoto lasciato dalle istituzioni.
Una rete composta da cittadini attivi e giovani, che dà voce alla necessità di una libertà d’espressione più audace, personale e il più lontano possibile dalla corruzione morale e culturale del Paese.
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