BgIS Free Walking Tour – un nuovo modo di esplorare Bergamo
Fotografie di Francesca Gabbiadini
Crearsi un’alternativa attraverso l’esperienza? Ecco cosa serve in una realtà divisa da una crisi che sembra infinita.
E allora… BgIS! Ovvero Bergamo, meta nuova e immune da ogni inflazione turistica, narrata dalla prospettiva inedita del turismo “non tradizionale” e dalle leve della giovane imprenditoria italiana.
BgIS è un’associazione culturale nata per offrire tour della città lombarda nuovi e creativi, in linea con i dettami di una formula turistica nuova ma già molto diffusa in diversi paesi europei. Si tratta del free walking tour: una visita guidata gratuita e senza bisogno di prenotazione, che parte da un punto di ritrovo fisso, solitamente nei pressi del centro cittadino, e che conduce i suoi partecipanti nel cuore della città grazie alla preziosa esperienza di guide giovani, poliglotte e desiderose di far conoscere la propria città dal punto di vista di chi la città la vive quotidianamente.
Come si fa a partecipare ad un free walking tour di Bergamo? Basta visitare il sito dell’associazione (qui), o seguire BgIS sulle piattaforme social turistiche più diffuse, come Tripadvisor e Yelp, ma anche visitando la pagina facebook (qui), instagram (qui) e presentarsi presso Porta San Giacomo – all’ingresso di Città Alta, il centro storico di Bergamo, ndr – all’ora dell’appuntamento.
Riconoscibile dalla paletta rossa e gialla, la guida accoglie turisti e curiosi presso il meeting point e li porta alla scoperta delle meraviglie più nascoste di Bergamo, raccontando la storia della città infarcendola di aneddoti e leggende. I tour sono senz’altro divertenti, tanto da sembrare una goliardica scampagnata fra amici, ma, come ci spiega Stefano, presidente di BGis, «i nostri tour nascono dalla preparazione nell’ambito del turismo e richiedono una preparazione accurata e dettagliata». Per ora BgIS offre tour settimanali in italiano e in inglese, ma l’obiettivo è fornire un servizio sempre più multilingue e costante.
Come dire? Se il mercato del lavoro langue e, secondo Istat, la disoccupazione per i giovani tra i 15 e i 24 anni a Maggio 2015 si è attestata al 41,5%, la realtà associativa può essere un viatico e l’inizio di un’esperienza lavorativa fuori dai vecchi schemi del “posto fisso”. Certo non mancano le difficoltà. «All’inizio – rivela Stefano – abbiamo cercato persone convinte del progetto e che avessero solide competenze nel settore turistico». Poi è arrivato il momento di scrivere lo statuto, vera e propia “carta d’identità” dell’associazione. Tra le sue righe infatti «sono racchiuse l’essenza e l’anima dell’associazione». E tutto questo bisogna farlo in un ambiente di leadership condivisa, con un occhio alla distribuzione del potere «per non creare attriti – affermano i ragazzi di BgIS – e per dare il giusto peso alle competenze di tutti».
Ma tutto questo ha senso in vista di una sola mission: accompagnare i visitatori nella magia di Città Alta, la celebre Bèrghem de üra, attraverso aneddoti che permettano di vivere attivamente la città, perché «la storia di Bergamo – assicura Stefano – rimane dentro se diventa racconto».
Insomma, un viaggio alternativo e immediato tra le pagine dei fatti accaduti, i monumenti di una città tanto antica quanto inesplorata, una strategia turistica inedita e ancora piena di possibilità e un approccio di «open source turistico ponderato», ripete Stefano più volte, aggiungendo che «il parere dei visitatori è il mattone più importante nella costruzione dell’associazione».
A fare da collante e da motore a tutto questo sono «coraggio e intraprendenza», ci dice Stefano, nostra guida di questo nuovo viaggio nelle Nuove Premesse pequodiane.
«Tanta voglia di fare, di allargare i propri orizzonti, di mettersi alla prova, di migliorarsi» sembrano essere sempre più i mantra delle nuove generazioni nella costruzione del proprio futuro.
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Hedv
We would like to book a free tour with u on the 24.3 afternoon. Is there such a tour?