Milano, città in continua espansione, città di grandi progetti
La zona nord della città, antica dimora di campagna degli Arcimboldi, nel corso della storia ha subito alcuni significativi cambiamenti. Dall’inizio dell’ottocento con il progressivo abbandono di villa Bicocca, diventò il cuore delle industrie milanesi, con un polo che contava ventimila lavoratori ed alcune tra le industrie più importanti del Paese, lentamente scomparse o migrate, all’attuale quartiere “riqualificato”.
Ponendo l’attenzione allo stato attuale, successivo alla riqualificazione che sembra colpire ogni quartiere periferico milanese, si riesce a notare solamente lo sconforto che prende un quartiere costruito per vivere cinque giorni alla settimana, grandi uffici, grandi costruzioni e la collina dei Ciliegi a monito che tutto ciò che diventa superfluo un giorno finirà e verrà sepolto sotto strati di terra.
L’errore fondamentale è causa della desolazione totale, si può probabilmente trovare nella decisione di raggruppare quasi tutte le attività nei grandi poli commerciali che si trovano a pochi chilometri, il silenzio fa da padrone a questa zona, rotto dalle campanelle dei tram che passano senza nessun passeggero a bordo, gli uffici si svuotano e l’Università viene abbandonata, regalando nella loro grandezza unita alla maestosità del grigio ed imponente Teatro degli Arcimboldi, un’immagine surreale da tranquillo weekend di paura.
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