
Barcellona: una rumba tra le feste, la cultura e l’indipendenza
Barcellona. Una parola, un luogo che fa pensare immediatamente al divertimento e alla vita da spiaggia con una birra economica fra le mani. Per i tifosi, Barça é un pensiero che corre dietro a L. Messi. Per i più “culTuristi”, si tratta di Gaudì ad ogni piè sospinto tra Parque Guell e la Sagrada Familia, ma anche Macba e Museo il Museu d’art de Catalunya.
Questo è il punto: l’identità catalana é qualcosa di molto forte e tangibile, qualcosa che va oltre al cliché della Spagna. Tutto vero, proviamo a pensare passo dopo passo a quello che possiamo trovare; passi veloci e precisi come quelli della rumba, sia beninteso!
La vita notturna di questa città rispecchia davvero l’ immaginario collettivo: si può bere tutta la notte, senza troppo spendere, se non in dignità; ci sono quartieri come quello del Raval in cui si trovano locali e piccoli club uno accanto all’altro. La vita da spiaggia a Barça d’inverno é appena immaginabile; ma tutta la notte fino all’alba si può vivere o quantomeno sentir parlare di feste, after parties.

Il mondo intero conosce l’opera dell’architetto Gaudì che si può ammirare per le strade di Barcellona. Basta puntar gli occhi al cielo e cercare qualcosa di terrificante come il dorso di un rettile nel tetto della casa Batlò o la bocca di un terribile orco nella facciata della Sagrada Familia.
La visita alla chiesa è abbastanza cara, ma il prezzo è giustificato dal fatto che i proventi della vendita dei biglietti sono i finanziamenti per la costruzione dell’ultima torre: entro il 2025/2026 si prevede la conclusione del progetto iniziato da Gaudì nel 1883.

Quando ci si avvicina al museo d’arte contemporanea di questa città ci si sente un po’ europei: si percepiscono le influenze di diversi paesi e culture; giovani skaters disegnano danze sulla piazza. L’edificio ospita esposizioni temporanee, una biblioteca e angoli per lo sviluppo della ricerca artistica. Fino al 12 aprile 2015 si consiglia di visitare tra le altre esposizioni la collezione di Philippe Méaille “Art & language incomplet”.

Il Museo dell’arte catalana custodisce un’importante collezione di arte romanica ed è stato costruito per l’ Esposizione Universale del 1929 come la “fontana magica”, una delle attrazioni di Barcellona che si rivolge ai turisti e alle famiglie locali che si ritrovano tutti i fine settimana a godere dello spettacolo dei giochi d’acqua, proprio ai piedi della collina del MontjuÏc.
Referendum indipendenza
Capitale economica del Regno d’Aragona e attualmente una delle regioni più ricche della Spagna, da diversi decenni la Catalunya chiede la sua indipendenza dal potere centrale retto da Madrid. Proprio il 9 novembre 2014 si è tenuto un referendum nel quale si chiedeva ai cittadini di esprimersi sulla volontà di fare della Catalogna uno Stato e se sì, uno stato indipendente. Due milioni di catalani si sono presentati alle urne (un terzo degli aventi diritto) e l’80% ha risposto sì.
In copertina: Parco Ciutadella, Barcellona [ph. Lesia Pko CC0 via pxhere]
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